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Loredana Antonelli

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Cabaret Colette

Spettacolo teatrale

debutto: Campania Teatro Festival ed.2021

TESTO, REGIA E INTERPRETAZIONE

Valentina Curatoli e Arianna D’Angio’

VIDEO Loredana Antonelli

COSTUMI Gina Oliva

MUSICHE Fabrizio Elvetico

LUCI Antonio McCandless Minichini

ASSISTENTE ALLA REGIA Giorgia Lauro

DIRETTORE DI PRODUZIONE Hilenia de Falco

Una produzione Interno5

In collaborazione con Casa del Contemporaneo

Con il sostegno di Teatro Area Nord e STUDIO TRISORIO

 Foto di scena: Sabrina Cirillo

Foto di scena: Sabrina Cirillo

 Foto di scena: Sabrina Cirillo

Foto di scena: Sabrina Cirillo

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Villeggianti - seminario & installazione

Villeggianti – Sonata No1 in Forse bemolle minore, Preludio e Capriccio

Rural Dimensions Festival 2020 - Bellosguardo (SA)

a cura di Loredana Antonelli

con Giuseppe Croce; Luigi Peduto; Silvia Peduto

Villeggianti è un seminario sull'atto creativo. Abbiamo recuperato una serie di foto strappate da ignoti che risalgono agli anni '50 e destinate alla spazzatura. Le abbiamo recuperate e messe in un ordine arbitrario, una progressione che potesse suggerire delle micro narrazioni e che, messe insieme, potessero dare un senso di unità, di sequenza narrativa.

Ogni gruppo di foto è accompagnato da un testo che abbiamo scritto durante i tre giorni del seminario. Sono nate delle storie “allegre”, “notturne”, “capricciose”, “andanti”: ogni storia ha un titolo che si ispira ai movimenti di un'ipotetica sinfonia musicale. L'installazione comprende una sonorizzazione che richiama lo scorrere del tempo e di conseguenza il rapporto che ciascuno di noi ha con la memoria.

L'idea di fondo del seminario e dell'installazione, esposta in anteprima durante i giorni di Rural Dimensions ‘20, festival cilentano, è che ogni atto creativo abbia una fase di preparazione, di studio e di confronto che preceda la realizzazione di un’opera. L’istinto alla sopravvivenza, al cercare un senso alla propria vita, di trovare casa e di sentirsi a casa, sono alcuni dei temi trattati durante il seminario durante il quale abbiamo letto passi tratti dall’opera di Agamben, Deleuze, Handke e Borges.

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  Toccata e fuga   “Hai detto qualcosa?”  “Qualcosa?”  “Sì, qualcosa. Stavi per dire qualcosa?”  “Avrei tanto da dire, ma mi sta bene così. È comodo non dire”  “Va bene così, quindi? Ti sta bene così?”  “Non è che mi stia bene così, però è comodo.”

Toccata e fuga

“Hai detto qualcosa?”

“Qualcosa?”

“Sì, qualcosa. Stavi per dire qualcosa?”

“Avrei tanto da dire, ma mi sta bene così. È comodo non dire”

“Va bene così, quindi? Ti sta bene così?”

“Non è che mi stia bene così, però è comodo.”

“A me sta bene parlare. E mi fa comodo che tu stia zitta”

Intervallo

  Capriccio scolaro   I bambini che posavano per la foto di classe erano certamente tutti tipi svegli. Infatti, nessuno di loro chiedeva di rivedersi in foto. O, almeno, sapevano che ci sarebbe voluto del tempo. Insomma, avevano tutti il dono della p

Capriccio scolaro

I bambini che posavano per la foto di classe erano certamente tutti tipi svegli. Infatti, nessuno di loro chiedeva di rivedersi in foto. O, almeno, sapevano che ci sarebbe voluto del tempo. Insomma, avevano tutti il dono della pazienza. E tutti si sarebbero divertiti un casino quell’estate.

Poi l’uomo gli mostrò la foto e cominciò un certo pensamento. “Chi sarò da grande?”, “A chi vuoi più bene?”, “Io chi sono?”. E poi venne l’inverno, la scuola e il nuovo sussidiario. E via, con altre domande. “Dio, perché mi fai questo?”

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MACRO Museum & IED - workshop & installation

Modello per un’alleanza tra brutto e bianco

Installazione video: proiezione di video generativi su mixed media

Black Room – Macro asilo

Nel febbraio del 2019 sono stata invitata a condurre un laboratorio con 25 studenti dello IED di Roma. L’aspetto delicato dell’operazione era riuscire a coinvolgere studenti di diversi dipartimenti, nella realizzazione di un’opera che fosse collettiva e partecipata, espressione individuale dei singoli partecipanti, nonché espressione del mio lavoro artistico. Il primo giorno di laboratorio ho invitato gli studenti a portare gli artwork che hanno prodotto durante i loro primi anni di studio allo IED e che sono stati scartati perché ritenuti errati o perfezionabili.

Il laboratorio è stato sommerso da materiali di scarto di ogni forma e materiale: le opere sono state selezionate, disassemblate e assemblate con un nuovo principio compositivo. Poi sono state incorniciate e uniformate dipingendole di bianco: il bianco, la tinta che può tutto, simbolo della purezza che manca allo sporco. Il bianco, la tinta che tutto pulisce, appiattisce e uniforma è diventato materia e ha assunto le sembianze di un bassorilievo di ca. 5mt x 4mt, su cui abbiamo proiettato alcuni video generativi che ho realizzato per l’occasione.

Il bianco e brutto, sono concetti percepiti come antitetici. Il bianco, la tinta uniformante per eccellenza è stato il colore che ha conferito una certa “dignità industriale” agli artwork reputati in precedenza brutti: gli abbiamo dato smalto e poi luce.

All’ingresso dell’installazione è stato posizionato un diario realizzato per l’occasione da una studentessa del laboratorio in cui ciascun partecipante ha descritto la propria esperienza del lavoro. Il diario è una raccolta di pensieri, riflessioni e dati tecnici.

L’installazione è stata un’occasione per esercitare principi di composizione che si basano sul riutilizzo di materiale rifiutato in precedenza. Tale esercizio tenta d’innescare dei processi di percezione interiori in cui il rapporto con l’errore e quindi l’imprevisto, sono vissuti dall’individuo come esperienza positiva e quindi opportunità creativa.

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VENICE MUSIC BIENNALE - video installation

VENICE MUSIC BIENNALE

56th International Festival of Contemporary Music -Buyukberber Variations \ BV_6 Emanuele De Raymondi - "Buyukberber Variations" Clarinet: Oguz Buyukberber a video by Loredana Antonelli Director of Photography: Gianluigi Sorrentino Production Assistants: Anna Cagnazzi; Giuseppe Rosario Esposito Camera Support Designer: Luciano Di Rosa Parkour Artists: Giuseppe Nappo, Andrea Di Tuoro Performers: Elena Cavaliere, Ciuffolo Thank's to Ex Asilo Filangieri di Napoli; InColore Communication; Sala Bingo di Secondigliano

Special thank's to Cosimo Vitagliano; Violaceo; Francesco P; Titti; Cristiano; Marina; Valentina e Nicola. BV_6 \ Medium

Il video è stato realizzato utilizzando lo stesso metodo creativo dell'album Buyukberber Variations. BV_6 \ Medium è un intreccio di soggettive che raccontano la storia di un luogo specifico tramite gli occhi che lo attraversano. In questo senso "gli occhi" delle camere impiegate per le riprese sono il medium, il tramite per la conoscenza del luogo d'azione. La nostra sensorialità è il tramite tra noi e il mondo che ci circonda.

Per le riprese sono state utilizzate: reflex; handycam; videocamera giocattolo. This video has been realized with the same creative method used for Buyukberber Variations album production. BV_6 tangles together different subjective perceptions, to reveal the story of a specific place as it were crossed by several points of view. While filming this place through their 'discovering eyes', the videocameras become the technical device to open up the knowledge of the place itself. Our senses turn out to be the medium between us and the world around us. Shooting realized with: reflex; handycam; toycam

Il video è stato realizzato utilizzando lo stesso metodo creativo dell'album Buyukberber Variations. BV_6 \ Medium è un intreccio di soggettive che raccontano la storia di un luogo specifico tramite gli occhi che lo attraversano. In questo senso "gli occhi" delle camere impiegate per le riprese sono il medium, il tramite per la conoscenza del luogo d'azione. La nostra sensorialità è il tramite tra noi e il mondo che ci circonda.Il video è stato realizzato utilizzando lo stesso metodo creativo dell'album Buyukberber Variations. BV_6 \ Medium è un intreccio di soggettive che raccontano la storia di un luogo specifico tramite gli occhi che lo attraversano. In questo senso "gli occhi" delle camere impiegate per le riprese sono il medium, il tramite per la conoscenza del luogo d'azione. La nostra sensorialità è il tramite tra noi e il mondo che ci circonda.Il video è stato realizzato utilizzando lo stesso metodo creativo dell'album Buyukberber Variations. BV_6 \ Medium è un intreccio di soggettive che raccontano la storia di un luogo specifico tramite gli occhi che lo attraversano. In questo senso "gli occhi" delle camere impiegate per le riprese sono il medium, il tramite per la conoscenza del luogo d'azione. La nostra sensorialità è il tramite tra noi e il mondo che ci circonda.

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video installation

Color High-Definition video projection on screen in dark room

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Installation Video

Color High-Definition video projection on screen in dark room

Tribute to Henryk Górecki

Tribute to Henryk Górecki Symphony No. 3 - Sorrowful Songs

Symphony No. 3, Op. 36: III. Lento - Cantablile Semplice

it's not for commercial use

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Tribute to Henryk Górecki Symphony No. 3 "Sorrowful Songs"

This is a Tribute to Gorecki, it's not for commercial use

Mandala - video installation

Museo Doma San Domenico Maggiore di Napoli

Mandala è un video generativo realizzato tramite l’impiego di software dedicati all’elaborazione e gestione di dati in tempo reale. Le immagini proiettate, intese come pitture digitali in movimento, nascono da una ricerca sulla dimensione temporale, formale e cromatica, che trae ispirazione da alcune delle principali avanguardie artistiche del Novecento come la pittura informale, l’astrattismo e l’espressionismo astratto. Arte numerica, elementi pittorici e nuove tecnologie di proiezione come videomapping e live visual, sono tra i principali strumenti coinvolti nel processo creativo e si integrano a esperimenti sull’immagine in movimento e quindi il cinema sperimentale. Mandala è un caleidoscopio d’immagini in cui, come nei mandala orientali, il centro è ovunque.

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La morbida - videomapping

DAF - Digital Art Fest - Scugnizzo Liberato, Napoli 2018

La morbida, videomapping su divano. Installazione interattiva a libera seduta realizzata in occasione della prima edizione di DAF.

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La morbida - videomapping

Ew - exquisite what?

E.W. I Scene "The Silent Witness"
E.W. II Scene "Songe et pensée"

Tango Echo

Tango Echo
Tango Echo

A project by Valentina Sinis for Magnum Mentor Program with Chien-Chi Chang (Magnum)

Video Edited by Loredana Antonelli

Istituto di Cultura la Dante di Anversa - Teaser Mostra

Teaser mostra "Scrivendo la Divina Commedia" 'Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles

In collaborazione con l’Istituto di Cultura la Dante di Anversa

Alessandra Bossa & Kristian Isachsen - photo

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Rapsodia Amorfa

Un breve documentario sperimentale presentato in occasione della rassegna di cinema muto Mutiazioni - exasilofilangieri 2017

Il video è stato sonorizzato dal vivo dal sax di Antonio Raia

Una rapsodia di priorità mutevoli. Il bisogno di risposte, la sintesi. La necessità di dare forma, rassicurarsi di fronte a un bozzolo amorfo di questioni frammentate. Come creare una narrazione con i resti? Immaginare testimonianze, inventare connessioni, leggere nella forma comportamentale dell’animale il senso che nasce dall’armonia. Leggere nella forma comportamentale dell’essere umano il senso che nasce dallo strappo. Uno stormo e una massa al black friday si fanno guardare da un pubblico costretto a dividersi tra due schermi. Lo schermo a destra e quello a sinistra, l’occhio destro e l’occhio sinistro.

L’organizzazione umana in società, nazione, tribù, parrocchia, comunità, cittadinanza ci fa sbattere uno contro l’altro. L’organizzazione umana non è un volo d’uccelli.

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Rapsodia Amorfa

Red Brigades Generation

Violence is the only thing you understand, therefore we will use your own language

In 1970, in a tavern in Pecorile , a small town located in the mountains between the central Italian regions of Tuscany and Emilia, a few men meet in front of a plate and a bottle of wine. Together they found the first nucleus of the Red Brigades, the armed organization that would become the leading figure of the ten-year period of violence also known as “Gli Anni di Piombo”(literaly, the Years of Lead)

During that year, the Red Brigades became politically active in some of the largest industries in Northern Italy. Their first actions look quite tame when compared to the ferocity that characterized their future activities. Their primary aim was to oppose to the “legal” violence of the State apparatus, yet they did so in a way which today looks as naïve.

In 1970, for instance, the Red Brigades set on fire the car of Giuseppe Leoni, a manager of the Sit-Siemens in Milan. They also organized a number of robberies in order to fund future actions. The strategic killings and the attacks to the safety of the Italian State which characterized their coming actions was still not in sight. 1970 is also the year in which large students protests were still taking place. That is also the year in which Saverio Saltarelli, a student of modest origins, got killed by the police during a demonstration commemorating the bomb attack of Piazza Fontana (which had killed the year before 17 victims in central Milan) and the killing of anarchist Pinelli. Saverio got hit in the chest by a tear gas canister that smashed his heart.

This video explores the first meeting of Pecorile, the demonstrative attack against Giuseppe Leoni’s car and the murder of Saverio Saltarelli. Such exploration stems from actual events that carry the germ of the reason of State. It also follows the ideologies, existential conditions and, more generally, the social and political contingencies that marked the Anni di Piombo.

The video is indeed full on contradictions. It is a provocatory work aiming to present the good intentions which urged these young individuals to enter clandestinity in the name of the revolution and of social justice. These young revolutionaries, I suggest, pursued what seemed to them to be the only escape from a future world marked by poverty and exploitation (a world so similar to that in which their parents or grand-parents had grown).

They were looking for a decent life. They had been victims of State violence since they were born and had decided to render back to the State that same violence they suffered.

Personally I do not know what it means to arm oneself at age 20. However, I tried to understand what this may mean while also bringing back to life the atmosphere of those years and find a fil rouge in such a complex and controversial story. After all “we are history” and even if we did not live the events in person, it is our duty to confront ourselves with such delicate subjects.

The history of armed struggle in Italy, (regardless whether left or right winged), is still a open wound which testifies to the cruelty of the political, economic and social system. Despite its local character, this story joins together people who, at different latitudes and in different times, decide to react to oppression.

Our video pays tribute to those years. It is tribute to those individuals who made mistakes that we still do have the duty to understand also for the purpose of not repeating them again.

The video was produced by the Ex-Asilo Filangieri of Naples, a production centre that on March the 2nd 2012 was liberated with the help of a symbolic occupation. Since then this building hosts a community of artists and workers who claim, and experiment with, new rules of coexistence and self-determination.

9 hundred - videoart project
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 Foto di scena: Sabrina Cirillo
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Cabaret Colette - Teatro
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Villeggianti - seminario & installazione
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MACRO Museum & IED - workshop & installation
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VENICE MUSIC BIENNALE - video installation
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Pupik - video installation
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Tribute to Henryk Górecki - video
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Mandala - video installation
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Abracadamovich - performance
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La morbida - videomapping
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Ew - exquisite what? - video
Tango Echo
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Tango Echo - editing video
Teaser mostra "Scrivendo la Divina Commedia" 'Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles
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Istituto di Cultura la Dante di Anversa - Scrivendo La Divina Commedia
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Alessandra Bossa & Kristian Isachsen - photo
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Rapsodia Amorfa - video
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Red Brigades Generation - video